Londra è una città rumorosa, si sa, ma il rumore ha raggiunto anche l’interno delle nostre abitazioni.
Cercate di ricordare i rumori della vostra infanzia, la natura (per chi viveva in campagna), le chiacchiere della nonna o della mamma, a volte qualche tv o radio in lontananza.
Oggi i bambini sono acusticamente iperstimolati da una miriade di suoni che proviene ininterrottamente da telefoni, TV, messaggi, tablet. Un flusso continuo a cui spesso il bambino non si sa, né può sottrarre. Ormai gli adulti hanno paura o fastidio a stare in silenzio e questo si ripercuote sui figli.
Nel mio lavoro, vengo quotidianamente a contatto con bambini che la scuola e la famiglia definiscono incapaci di ascoltare o con un brevissimo attention span. Scommettiamo che c’è alla base anche tutto questo frastuono a cui li sottoponiamo?
Impariamo a proteggere e educare l’orecchio dei bambini. Il silenzio è una necessità che stimola l’ascolto attivo e l’orecchio interno.
Impariamo ad apprezzare e far apprezzare il silenzio.
(A cura del Dott. Luca Molinari)